La ristrutturazione di una casa può presentare dei costi molto elevati, soprattutto nel caso in cui l’abitazione dispone di impianti obsoleti ed è necessario intervenire sulla stabilità strutturale dell’edificio.

Negli ultimi anni il governo italiano ha stanziato ingenti risorse mediante l’erogazione di diversi bonus edilizi che, nonostante abbiano subìto diversi cambiamenti nella forma e nelle modalità di accesso, continuano a consentire un radicale svecchiamento del parco edilizio del nostro paese. L’Italia sarà messa a dura prova dalla nuova direttiva UE che imporrà di raggiungere almeno la classe energetica E, perché almeno il 60% delle case italiane si trova nella classe energetica F o G.

Con il decreto Aiuti Quater e la legge di bilancio in dirittura d’arrivo, entro la fine del 2022 molte di queste agevolazioni sono state riviste, ma si potrà continuare a risparmiare accedendo ai bonus ancora in vigore, con o senza modifiche. Scopriamo quali sono e come funzionano.

Superbonus 110% 2023: le novità

Nel decreto Aiuti Quater, entrato in vigore il 18 novembre 2022 e convertito in legge lo scorso 12 gennaio, è stata introdotta un’importante modifica al Superbonus 110%, l’agevolazione fiscale che permette di effettuare lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici quasi a costo zero.

Nel 2023 la percentuale scenderà al 90% per i condomini, tranne i cantieri che non siano stati avviati entro il 18 novembre 2022 e quelli la cui approvazione ai lavori sia avvenuta entro il 24 novembre 2022 con presentazione della Cilas entro il giorno successivo.

Nel caso di ok a procedere prima dell’entrata in vigore del decreto, era necessario presentare la Cilas entro il 31 dicembre 2022. La comunicazione della data di ricevimento della delibera per procedere ai lavori viene effettuata dall’amministratore di condominio mediante autodichiarazione. In caso di dichiarazioni mendaci può essere soggetto al pagamento di una multa fino a 10 mila euro e dai 2 ai 6 anni di reclusione.

Resta invece invariata l’aliquota per le villette unifamiliari il cui 30% dei lavori è stato ultimato al 30 settembre 2022, mentre per i lavori da effettuare si mantiene il bonus al 110% ma con il vincolo della prima casa e solo se il proprietario presenta un ISEE minore di 15mila euro.

Vi è inoltre la possibilità di richiedere la suddivisione in 10 rate annuali di pari importo dei crediti d’imposta non ancora utilizzati per tutti i contribuenti che hanno chiesto la cessione del credito o lo sconto in fattura entro il 31 ottobre 2022 e non ne hanno ancora usufruito. Resta invariata, invece, la regola che prevede l’impossibilità di cumulare il credito o usufruirne l’anno successivo se non utilizzato nei tempi stabiliti. La cessione del credito all’interno degli istituti bancari, infine, passa da 2 a 3, con la possibilità, da parte della banca, di passare il credito ai propri correntisti titolari di partita IVA.

Bonus Ristrutturazione 2023

Il bonus ristrutturazione è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 e le modalità restano le medesime. Si potrà avere uno sconto del 50% sugli interventi di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione edilizia di edifici già esistenti. Il tetto di spesa per ogni unità immobiliare è fissato a 96.000 euro.

Ecobonus 2023

L’Ecobonus prevede una detrazione che può arrivare fino al 65% in base al tipo di intervento, per la realizzazione di opere volte all’efficientamento energetico degli edifici. Rientrano nel bonus la sostituzione di infissi e serramenti, la coibentazione della struttura, l’installazione di un impianto fotovoltaico o la realizzazione di un impianto di climatizzazione.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2023: le novità

Il bonus mobili ed elettrodomestici può essere richiesto da chiunque si trovi in procinto o stia effettuando lavori di ristrutturazione nella propria abitazione privata. Prevede la detrazione del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata. Nel 2023 cambierà il tetto di spesa che passerà dai 10.000 del 2022 ai 5.000 del 2023 e 2024.

Bonus Verde 2023

Il bonus verde resta invariato fino al 31 dicembre del 2024. Prevede una detrazione del 36% della spesa per la sistemazione di aree verdi private, per l’installazione di impianti di irrigazione o pozzi e per la realizzazione di coperture o giardini pensili. Il massimale della spesa è fissato a 5.000 euro.

Come ottenere i bonus

Visto che rimodernare o costruire da zero una casa nel 2023 può essere dispendioso in termini sia di investimento economico e sia di tempo speso nel rincorrere i continui aggiornamenti politici e burocratici, e che praticamente si sarà obbligati a farlo entro pochi anni, il ricorso ai bonus diventa essenziale per ottemperare a questo obbligo nel modo meno gravoso possibile sul proprio portafogli.

I proprietari delle case, scegliendo aziende specializzate nel settore ristrutturazioni, come ad esempio Bassettihomeinnovation, potranno usufruire di un’immediata riduzione dei costi, sia con la cessione del credito sia con lo sconto in fattura, visto che saranno le stesse aziende specializzate ad occuparsi anche dello disbrigo delle pratiche che permettono di accedere ai bonus.

Ovviamente per un privato può essere difficoltoso districarsi fra la burocrazia nel tentativo di ottenere i vantaggi fiscali offerti da questi bonus. D’altro canto sono sempre più le aziende che, dato l’enorme impulso che i bonus hanno dato nel campo delle ristrutturazioni, oltre a realizzare un progetto di ristrutturazione, sanno muoversi agevolmente all’interno del districato mondo della fiscalità italiana, dispensando consigli tecnici e di stile sul mondo dell’abitare.