Le antiche masserie pugliesi, sparpagliate dal Gargano al Salento, attraversando i Monti Dauni e la Valle d’Itria, narrano un legame millenario tra l’uomo e il territorio. Alcune erano occupate da contadini con famiglie numerose, altre erano di ricchi possidenti terrieri o nobili che le utilizzavano come dimore estive o per recuperare dalla malattia.
L’interesse verso l’acquisizione e il restauro delle antiche masserie pugliesi è in costante aumento. Vivere in una masseria offre l’opportunità di riscoprire la natura, godere di momenti conviviali e allontanarsi dalla frenesia quotidiana. Molte persone scelgono di trasformare le masserie in strutture turistiche, attirando visitatori e turisti interessati a vivere un’esperienza autentica e immersiva.
Molti sono attratti dall’idea di cambiare vita, abbracciando una routine basata sulla natura e sui prodotti genuini, e acquistare una masseria sembra essere una scelta allettante. Questo rifugio nella storia ricca della Puglia è considerato uno degli investimenti migliori, in quanto promuove il turismo sostenibile e l’autoproduzione, contribuendo a creare piccole realtà imprenditoriali legate alla tradizione.
Dopo l’attrice inglese Helen Mirren che ha acquistato una villetta a Tiggiano in provincia di Lecce, anche Raoul Bova ha acquisito la Masseria San Giovanni, una struttura della seconda metà dell’Ottocento nelle campagne di Montalbano, una frazione di Fasano.
Come restaurare un’antica masseria?
Per mantenere intatta l’autenticità di un’antica masseria, è essenziale seguire le sue origini e combinare le tecniche tradizionali di restauro con le conoscenze moderne. Questo approccio mira a rendere l’intervento di restauro il più discreto possibile, garantendo al contempo la stabilità strutturale per preservare il patrimonio per le generazioni future.
A volte ci si trova davanti masserie completamente abbandonate, altre volte invece sono in completa rovina. In entrambi i casi, gli interventi necessari possono essere complessi, ma differiscono a seconda della gravità della situazione.
Nel caso di masserie abbandonate ma non in rovina si rende indispensabile il consolidamento delle volte in pietra a secco all’interno mediante interventi in cemento armato, mantenendo visibile la caratteristica pietra bianca locale. Nel caso di masserie in completa rovina invece, oltre al consolidamento delle strutture interne, si potrebbe rendere necessario un intervento più estensivo che coinvolga il ripristino completo delle parti danneggiate, inclusi murature, tetti e fondamenta. Tale processo richiederebbe un lavoro più approfondito e meticoloso al fine di riportare la struttura alla sua forma originaria e garantirne la sicurezza e la stabilità strutturale.
Recuperare e ristrutturare una masseria implica una serie di considerazioni cruciali. Prima di tutto, valutare lo stato degli impianti, potenzialmente obsoleti e non conformi alle normative attuali. Il progetto dovrebbe mirare a integrarsi armonicamente con l’ambiente circostante, preservando la struttura esterna in pietra viva e considerando eventuali interventi strutturali come rifacimento del tetto e coibentazione. Per gli interni, si consiglia di mantenere uno stile che richiami la tradizione contadina, privilegiando il bianco per le pareti e il legno per gli arredi, con l’aggiunta di pezzi d’antiquariato per un tocco autentico.
Sistemare le pareti
Il ripristino delle pareti di una masseria abbandonata rappresenta un’importante fase del processo di restauro. Inizialmente, è fondamentale valutare lo stato di conservazione delle pareti esistenti e identificare eventuali danni strutturali o lesioni causate dall’usura del tempo. I lavori di restauro possono comprendere la rimozione di intonaci deteriorati o non adatti al contesto storico e l’applicazione di nuovi strati di intonaco, preferibilmente in materiali tradizionali come il latte di calce, che assicurano una migliore traspirabilità delle pareti e una maggiore compatibilità con l’architettura originaria. In alcuni casi, potrebbe essere necessario intervenire sulle fondamenta o sui muri portanti per garantire la stabilità strutturale dell’edificio. Una volta completati i lavori di restauro, le pareti possono essere trattate con finiture protettive per preservarne l’integrità nel tempo e restituire loro il loro antico splendore.
Porte, infissi e vetrate
Le porte, gli infissi e le vetrate rivestono un ruolo fondamentale nel restauro di un’antica masseria, sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Le porte fungono da accessi principali agli ambienti interni, e la loro scelta può influenzare notevolmente l’aspetto complessivo dell’edificio. Porte realizzate con materiali tradizionali e decorate con dettagli artigianali conferiscono un senso di autenticità e fascino storico alla struttura.
Gli infissi, oltre a fornire isolamento termico e acustico, giocano un ruolo estetico cruciale nel definire lo stile architettonico della masseria. L’utilizzo di acciaio e vetro per gli infissi crea un elegante contrasto con le murature in pietra, aggiungendo un tocco contemporaneo alla struttura.
Le vetrate rappresentano la soluzione ideale per sfruttare al massimo la luminosità naturale all’interno della masseria e valorizzare il paesaggio circostante. Grazie alla trasparenza del vetro, le vetrate consentono alla luce di penetrare profondamente negli ambienti interni, creando un’atmosfera luminosa e accogliente.
Ovviamente in tutti questi casi è necessario trovare soluzioni su misura, garantite solo dagli esperti nella lavorazione dei metalli, come l’azienda Campa Sistemi nella provincia di Lecce. La loro maestria nella lavorazione dell’alluminio consente di realizzare pregiati elementi d’arredo per resort, hotel e masserie. La collaborazione con interior designers e studi d’architettura, insieme alla presenza di un proprio ufficio tecnico/commerciale, permette di soddisfare qualsiasi esigenza progettuale ed esecutiva, spaziando dagli infissi all’arredo, su ogni cantiere.
Pavimenti
Nel contesto del restauro di una masseria, una delle fasi cruciali è la sistemazione dei pavimenti. Essi rappresentano un elemento fondamentale per restituire splendore e autenticità agli ambienti interni di queste antiche strutture rurali.
La scelta dei materiali per i pavimenti deve essere attentamente ponderata, prendendo in considerazione non solo l’aspetto estetico, ma anche la resistenza e la compatibilità con lo stile architettonico della masseria stessa. Materiali come la pietra ricostruita, ad esempio, possono essere una scelta ideale per conservare il carattere originale della struttura, offrendo al contempo resistenza e durabilità nel tempo.
È importante, inoltre, considerare l’uso di trattamenti protettivi per i pavimenti al fine di preservarli dagli agenti atmosferici e dall’usura quotidiana. L’obiettivo è quello di ottenere pavimenti che non solo rispettino la storia e la tradizione della masseria, ma che siano anche pratici e funzionali per soddisfare le esigenze moderne.
Tetto e copertura
Il tetto costituisce il primo scudo contro pioggia, vento e sole, ed è essenziale assicurarsi che sia in buono stato per preservare l’integrità strutturale dell’edificio. Durante il processo di restauro, si possono adottare diverse strategie a seconda delle condizioni del tetto esistente e delle esigenze del progetto. Queste includono la riparazione o sostituzione delle tegole o dei coppi danneggiati, il consolidamento della struttura portante, l’installazione di membrane impermeabilizzanti e la messa in opera di un adeguato sistema di drenaggio delle acque piovane.
È importante anche considerare l’utilizzo di materiali tradizionali e locali per mantenere l’autenticità architettonica della masseria e rispettarne lo stile originale. Un tetto ben restaurato non solo protegge gli interni dall’umidità e dai danni causati dall’acqua, ma contribuisce anche a preservare il carattere storico e l’aspetto estetico dell’edificio.
Giardini e spazi esterni
Durante il processo di restauro, è importante prestare attenzione alla riqualificazione di queste aree, rispettando al contempo l’identità storica e il contesto paesaggistico della masseria. Questo può implicare la pulizia e il recupero di aree verdi già esistenti, la creazione di nuovi giardini o spazi relax, e l’implementazione di sistemi di irrigazione efficienti per garantire la salute e la bellezza delle piante.
Inoltre è possibile integrare elementi architettonici e decorativi, come pergolati, fontane o statue, che rispecchino lo stile e il periodo storico dell’edificio. L’obiettivo è quello di creare un ambiente esterno accogliente e armonioso, dove gli ospiti possano godere della bellezza della natura e sperimentare un vero senso di tranquillità e benessere.
Riscaldamento e condizionamento
Per garantire il massimo comfort agli ospiti e mantenere un clima adeguato all’interno dell’antica masseria restaurata, è essenziale dotarla di un sistema di riscaldamento e condizionamento efficiente ed ecocompatibile. Durante il processo di restauro, è possibile integrare soluzioni moderne per il riscaldamento, come caldaie a condensazione o pompe di calore, che offrono prestazioni ottimali riducendo al contempo i consumi energetici e le emissioni inquinanti.
Allo stesso modo, è importante progettare un sistema di condizionamento che assicuri un’adeguata ventilazione e climatizzazione degli ambienti, garantendo il benessere degli ospiti in ogni stagione dell’anno. Questo può includere l’installazione di unità split o centralizzate, con funzioni di raffreddamento e deumidificazione, che consentano di mantenere una temperatura confortevole anche durante i mesi più caldi. L’utilizzo di tecnologie intelligenti e programmabili permette di ottimizzare il consumo energetico e di ridurre i costi di gestione dell’impianto, contribuendo così alla sostenibilità ambientale complessiva della struttura.
Quanto costa restaurare una masseria?
La Regione Puglia ha stanziato finanziamenti per il recupero di 700 masserie e immobili storici, nell’ambito dei fondi UE 2014-2020. Le agevolazioni includono servizi per il cicloturismo, trekking, escursioni naturalistiche, tour culturali e architettonici, e turismo didattico nelle masserie e nei palazzi storici. Finora sono state presentate oltre 1.900 richieste per attività alberghiere ed extra-alberghiere, per un investimento totale di 1,5 miliardi di euro.
È complesso determinare un costo standard per il recupero di un’antica abitazione di campagna poiché i preventivi dipendono da molteplici variabili. Tuttavia alcuni esempi di progetti realizzati possono offrire un’indicazione approssimativa. Per avere un’idea generale dei costi, è possibile considerare i seguenti prezzi medi praticati in Italia per interventi significativi (fonte Cosedicasa.com):
- Consolidamento delle fondamenta in mattoni o pietra: circa 800 euro al metro cubo.
- Consolidamento delle murature sotto terra: circa 70 euro al metro cubo.
- Consolidamento delle strutture in elevazione: circa 130 euro al metro cubo.
- Consolidamento delle strutture a volta: da circa 100 euro al metro cubo, a seconda della tipologia di intervento.
- Lavori di deumidificazione e risanamento: a partire da circa 50 euro al metro quadrato.
- Realizzazione di un nuovo tetto: circa 1.800 euro al metro cubo.
- Copertura del tetto: circa 150 euro al metro quadrato.
Questi costi possono variare in base alla regione e alla complessità dei lavori da eseguire.
Come scegliere quale masseria restaurare?
Per scegliere una masseria, è fondamentale stabilire un budget chiaro e considerare la posizione, che influisce sul prezzo. Le masserie vicine al mare tendono ad essere più costose. È importante valutare anche la necessità di eventuali lavori di ristrutturazione, dato che molte di esse richiedono interventi di modernizzazione.
La presenza di una piscina è un altro fattore determinante per il valore dell’immobile, poiché è considerata un’attrattiva fondamentale per le strutture ricettive. In assenza di una piscina, si può valutare la possibilità di costruirne una, magari optando per una biopiscina per ridurre i costi di realizzazione e manutenzione.
Conclusioni
Nel restaurare un’antica masseria pugliese, ci si immerge in un viaggio attraverso la storia e la tradizione di questa affascinante regione. I lavori di recupero e restauro non solo preservano il patrimonio architettonico e culturale, ma contribuiscono anche a dare nuova vita a queste meravigliose strutture, trasformandole in residenze moderne e confortevoli.
Attraverso l’uso di tecniche tradizionali e innovative, è possibile conservare l’autenticità e il fascino delle masserie, garantendo nel contempo il rispetto delle normative e delle esigenze contemporanee. Dai pavimenti in pietra ricostruita alle pareti restaurate con intonaci tradizionali, ogni dettaglio contribuisce a creare un ambiente unico e accogliente.
Il restauro di una masseria non è solo un’opportunità per riportare alla luce la bellezza del passato, ma anche per creare spazi destinati al relax e al benessere, immersi nella natura rigogliosa e nei paesaggi mozzafiato della Puglia.