Gli specchi sono un accessorio fondamentale e trovano spazio in ogni ambiente della casa. Sì, ma dove e meglio metterli per valorizzarli al massimo? A seconda delle tipologie, uniscono l’utile al dilettevole: dallo specchio in bagno come elemento funzionale imprescindibile, alla specchiera modulare incastonata nel comò o nell’armadio in camera da letto, fino alla parete a specchio.

E che dire di uno specchio incorniciato all’ingresso o nella zona giorno? Ogni stanza è adatta ad accogliere specchi su misura che, all’occorrenza, sono utili anche per ampliare la prospettiva di un piccolo ambiente o per impreziosirne l’impatto estetico e visivo. Che siano tondi, ovali, rettangolari, quadrati o di qualsiasi altra forma, gli specchi riflettono lo stile della casa e la personalità di chi la vive.

La scelta può variare dai modelli classici, incorniciati oppure no, agli specchi retroilluminati di ultima generazione; rimane solo da sbizzarrirsi nell’acquisto di una gamma sempre più variegata e assortita di specchi e specchiere per tutti i gusti e le esigenze. Ma vediamo, nel dettaglio, come uno specchio può fare la differenza, caso per caso, a seconda di dove è collocato.

Storia e origine degli specchi

Cercando informazioni sul web riguardo l’origine e l’invenzione degli specchi si trovano notizie molto discordanti fra le varie fonti. Basandoci sui ritrovamenti sappiamo (fonte http://www.antiques-magazine.com/specchiere-antiche) che gli specchi più antichi prodotti dall’uomo sono stati datati intorno al 3000 a.C. e sono stati trovati in Turchia.

Sappiamo anche che nell’antico Egitto gli specchi erano in metallo, opportunamente lucidato per riflettere l’immagine, con un manico di legno per tenerli in mano.

La produzione iniziò a diffondersi solo nel Medioevo, quando i mercanti veneziani impararono a fabbricare specchi di vetro utilizzando il metodo della soffiatura del vetro (vedi approfondimento). Questo metodo permetteva di produrre lastre di vetro piatte e uniformi, che potevano essere lucidate e riflettenti. Gli specchi di vetro venivano utilizzati principalmente come oggetti decorativi e non avevano un uso pratico.

Tuttavia, nel XVI secolo, Vincenzo Rendor riuscì a raggiungere una perfetta lucidatura e spianatura del vetro  attraverso un procedimento molto complicato e quindi ad ottenere degli specchi perfettamente piatti. Si trattava di un oggetto di lusso molto ricercato, che portò Venezia a diventare il primo esportatore in Europa. Successivamente in Francia si riuscirono a realizzare specchi con la tecnica della colata, e il Re Sole dopo questa invenzione diede ordine di costrurie la Galleria degli Specchi a Varsailles.

Per arrivare al primo specchio moderno bisogna aspettare il Rinascimento, che vide Firenze protagonista della scoperta di questa nuova tecnica di fusione del vetro a basse temperature, che permesi di ottenere specchi chiari che riflettevano immagini molto più nitide.

Oggi gli specchi di vetro sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, tra cui architettura, automobili, elettronica e prodotti per la casa e rappresentano un elemento popolare nell’arredamento, sia per la loro funzione pratica che per il loro impatto estetico.

Come ingrandire una stanza con gli specchi

Se vivete in un piccolo appartamento, lo specchio può essere la soluzione ideale per ampliare a livello visivo gli spazi e far sembrare la casa più grande e luminosa.

Nelle stanze rettangolari si consiglia di posizionare lo specchio, o gli specchi, sulle pareti più lunghe in modo da ottenere un effetto moltiplicatore delle dimensioni spaziali senza intaccare l’armonia delle proporzioni. Lo specchio ha il potere di falsare la percezione spaziale riuscendo a far sembrare grande anche un ambiente piccolo, ma il trucco sta nel dosare l’uso degli specchi e nel centrarne la collocazione per valorizzare ogni interno e ottenere l’effetto voluto, in questo caso un’amplificazione visiva che “trucca” la realtà dilatandola all’occhio.

Più lo specchio è grande e più si ha l’impressione di stare in un luogo spazioso, ecco perché spesso si tende a rivestire di specchi intere pareti. Diversamente, se si sceglie di rivestire il muro di un mosaico di specchi di piccole dimensioni, magari contornati da cornici esagerate, anziché ingrandire la stanza, si otterrà il risultato opposto. Quindi sì a grandi specchi.

Specchi retroilluminati: come e quando usarli

Gli specchi retroilluminati abbinano lo stile alla funzionalità, senza contare che sono concepiti per ottenere un maggior risparmio energetico. Questo perché integrano nel telaio delle luci a led che di fatto non si vedono, ma oltre a diffondere un’illuminazione soffusa e d’atmosfera, alleggeriscono non di poco la bolletta elettrica.

Lo specchio retroilluminato è particolarmente consigliato in bagno, ma attenti all’installazione: dovendo collegare le luci a led all’impianto elettrico è sempre meglio per l’allestimento chiamare l’elettricista. Nell’acquisto di uno specchio retroilluminato per il bagno ci si può sbizzarrire nella scelta della forma: si va dal classico e intramontabile formato tondo, al modello più squadrato da abbinare al mobile bagno.

Gli specchi retroilluminati a led possono essere realizzati anche artigianalmente su misura, così da risolvere tutte quelle situazioni che non trovano soluzione fra i prodotti in commercio. In tal caso potete consultare la pagina dedicata Pinottievalentino.eu, uno dei principali produttori di specchi su misura, così da avere dei pezzi unici da sfoggiare per la loro eleganza e modernità. Il principale vantaggio degli specchi retroilluminati consiste nel tipo di luce emanata, riassumibile in una terna di benefici: assenza di surriscaldamento, alta luminosità e lunga durata, basti pensare che può sfiorare le 50 mila ore di luce.

Dove posizionare lo specchio in camera

Lo specchio in camera da letto è un must, ma bisogna adottare particolari strategie per posizionarlo correttamente e valorizzare la zona notte. Un grande specchio, ad esempio, può degnamente sostituire la testiera del letto in chiave decorativa, mentre dal punto di vista funzionale può fungere da anta dell’armadio a figura intera per potersi specchiare mentre ci si veste.

Quando si decide di collocare lo specchio in camera è bene valutare prima di tutto la luminosità; è importante evitare di posizionare lo specchio con la luce alle spalle, in tal caso si creano riverberi che si ripercuotono negativamente sull’immagine riflessa rendendola meno chiara e mal illuminata.

Lo specchio al posto della testata del letto, invece, amplia la prospettiva alle spalle del letto donando all’ambiente un suggestivo senso di profondità.

Si può optare anche per una composizione di specchi sopra il comò, anziché solo uno come vuole la tradizione; un modo nuovo di interpretare l’arredo della zona notte dando un tocco unico e alternativo.

Nelle camere è molto ricorrente anche l’utilizzo di specchi per specchiarsi mentre ci si prepara. Sono solitamente specchi di forma rettangolare, con o senza cornice, e vengono appesi al muro o lasciati in appoggio sul pavimento e leggermente inclinati.

Come scegliere lo specchio per il soggiorno

Altro interno vocato ad ospitare specchi di ogni tipo è, senza dubbio, la zona living. Qui gli specchi possono rivestire più funzioni: da un ruolo prettamente decorativo a una cifra stilistica che denota la personalità del padrone di casa.

Il mercato abbonda di specchi e specchiere su misura dalle misure e fogge più strane e originali. C’è chi, con un pizzico di narcisismo che non guasta, predilige uno specchio al posto di un quadro, ma l’uno non esclude l’altro. Si possono infatti creare angoli riflettenti con l’ausilio di specchi “tassello” posizionati anche in modo asimmetrico per dare movimento alla parete. In soggiorno, poi, largo alle cornici, un elemento da scegliere con cura per vestire il proprio specchio seguendo i gusti personali o i trend del momento.

A seconda dello stile del soggiorno si può optare per maxi specchi orizzontali da appendere sopra il divano o il camino, piuttosto che puntare su specchi meno ingombranti ma sempre di pregio, come i modelli vintage o ispirati all’arte. Generalmente gli specchi collocati nel soggiorno non rivestono particolari funzioni, ma rappresentano più spesso un accessorio decorativo per abbellire la zona “living”.

Per intensificare la resa luminosa si può mettere lo specchio vicino a una finestra in modo che possa catturare la luce naturale, mentre si sconsiglia di porlo di fronte al tavolo da pranzo o al divano per non specchiarsi forzatamente anche mentre si mangia o si conversa fra amici davanti a una tazza di the. Non dimentichiamo gli specchi posizionati all’ingresso di casa, così da potersi dare un’ultima aggiustatina prima di uscire di casa.

Come dev’essere lo specchio per il bagno

In bagno, più che altrove, lo specchio è d’obbligo. Serve a specchiarsi quando ci si lava i denti, la faccia, quando ci si pettina o per truccarsi. La sua funzione in bagno è essenziale, per non dire irrinunciabile. Di conseguenza, la sua scelta e collocazione devono essere, quantomai, oculate.

Che tipo di specchio scegliere per il bagno? Non esiste una risposta standard, anche perché c’è bagno e bagno. Ad esempio, una delle prime cose da valutare è la grandezza della stanza da bagno, in base alla quale orientarsi sulla scelta dello specchio più adatto. Se il vostro bagno è grande potrete anche osare con specchi extralarge a tutta parete, un lusso che non tutti possono permettersi.

Al contrario, se il bagno è due metri per tre, lo specchio non dovrà risultare invadente, in questo caso si suggerisce un modello “nudo” senza cornice e di facile fissaggio, un accessorio funzionale e basta, senza troppe pretese. Una soluzione perfetta per i bagni piccoli è rappresentata dallo specchio contenitore salvaspazio, che si apre e dentro è un comodo mobile per riporre cosmetici e trucchi.

Ma le dimensioni non sono tutto nella scelta di uno specchio bagno su misura, conta anche lo stile dell’arredo a cui uniformarsi; la scelta deve essere in linea con colori e le forme di mobili e sanitari, retrò o contemporanei che siano.

Quando utilizzare le ante per mobili a specchio

Non sempre è possibile sfruttare le pareti per collocare gli specchi in casa. Chi vive in una piccola casa, ad esempio, deve fare i conti con spazi ridotti che destinano i muri ad altre funzioni come quelle di ospitare arredi e accessori.

E lo specchio dove lo metto? Un’idea per ottimizzare i piccoli spazi è installare specchi anche di grandi dimensioni sulle ante di armadi e mobiletti, come vetrine o scarpiere che si sviluppano in verticale, dando la possibilità di allestire specchiere che riflettono la figura intera.

A prescindere dalle dimensioni dell’appartamento in cui si vive, la scelta degli specchi ad anta può essere anche voluta per trasformare la madia della nonna o un vecchio armadio in disuso. Il risultato può essere sorprendente anche in chiave decorativa, dando luce e profondità agli arredi in ogni stanza della casa.

Dove non mettere specchi in casa

Gli specchi in casa sono, indubbiamente, un valore aggiunto in grado di valorizzare ogni habitat, ma attenzione a non esagerare. In alcuni casi è bene evitare di metterli per non creare squilibri e intaccare l’armonia degli arredi.

Nell’ottica del Feng Shui, l’antica arte orientale che insegna ad armonizzare i complementi d’arredo nell’organizzazione della casa, ci sono angoli dove è sconsigliato collocare specchi.

All’ingresso, ad esempio, dove possono rappresentare un fastidio per gli ignari ospiti che, appena entrati, si vedono riflessi nello specchio. Oppure, come spiegato dettagliatamente nel presente articolo, negli angoli della casa dove si è soliti lavorare o concentrarsi perché lo specchio potrebbe essere fonte di distrazione. O ancora sulle scale, dove lo specchio è un corpo estraneo che rallenta le energie durante la salita o la discesa.

Occhio a non sbagliare dunque, specchi sì ma non dappertutto.